Il diabete mellito può essere diagnosticato mediante il test OGTT, noto come il test della curva glicemica, che prevede la somministrazione orale del glucosio nel paziente a digiuno. L’associazione americana diabetici (ADA) ha definito il valore limite per il diabete che è stabilito a 126 mg/dl. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità invece si deve parlare di glicemia alterata a digiuno quando i valori sono tra 100-110 e 126 md/dl.
Il test della curva glicemica è molto utile quando vi sono dei valori che destano qualche sospetto. Durante l’esame il paziente deve ingerire del glucosio disciolto in acqua e dopo un intervallo di tempo prestabilito viene sottoposto al prelievo. I valori dei vari campioni sono riportati su un grafico per determinare la curva glicemica. Talvolta si dosano anche altri parametri come l’insulina e l’ormone hGH che sono influenzati proprio dal livello dei valori glicemici.
Per la corretta esecuzione del test OGTT è necessario attenersi a una procedura standardizzata. La quantità di glucosio somministrato per bocca di 75 grammi deve essere disciolta in 250-300 ml di acqua a intervalli regolari di 30, 60, 90 e 120 minuti dopo il primo prelievo. I bambini o i pazienti che non superano i 43 kg di peso corporeo devono assumere una quantità di 1,75 grammi di glucosio per ogni kg di peso. Prima di sottoporsi al test, il paziente dovrebbe sospendere l’assunzione di farmaci che potrebbero alterare il metabolismo glucidico e assumere una porzione di carboidrati pari a 150 grammi. Tra le principali malattie che possono interferire con il test OGTT vi sono l’ipertiroidismo, la sindrome da malassorbimento e la gastroenteropatia. Anche per le donne gravide si possono registrare delle anomalie nella curva glicemica e per la valutazione dei risultati si fa riferimento al diabete gestionale.