Spesso, quando si ha a che fare con piccoli disturbi, quindi non gravi, invece di rivolgersi alla medicina tradizionale, quella allopatica per intenderci, si fa ricorso a quella omeopatica che si basa su principi totalmente differenti da questa. Ma non solo. In molti ricorrono a rimedi erboristici, magari per curare un mal di gola o un raffreddore, perché preferiscono utilizzare prodotti totalmente naturali. Ma se le differenze tra la medicina tradizionale e questi metodi alternativi son piuttosto chiare, quali sono le differenze tra i prodotti erboristici e quelli omeopatici?
Le proprietà curative delle piante sono note da secoli. Nonostante ciò però, con l’avvento della modernità e della medicina allopatica, il loro utilizzo è andato diminuendo, almeno fino a qualche tempo fa, perché oggigiorno il ricorso a tali prodotti sta aumentando. Ma di cosa si tratta? Non esiste una classificazione specifica dei prodotti erboristici, che non sono annoverati tra i farmaci. Si tratta di prodotti ricavati da piante anche officinali mediante particolari tecniche che estraggono le loro proprietà, quindi infusione, macerazione, decotti.
In molti tendono a confondere tali prodotti con quelli fitoterapici che però non appartengono a questa categoria poiché il principio attivo viene estratto con solventi. Per ottenere i prodotti erboristici solitamente si utilizzano le radici, i fiori, le foglie, la corteccia di piante e arbusti con determinate proprietà curative e lenitive. I prodotti erboristici sono sicuri e, generalmente, non hanno effetti collaterali importanti ma va detto che non devono essere assunti con leggerezza perché possono scatenare reazioni allergiche e intolleranze.
Anche l’omeopatia è un sapere antico. Il suo principio cardine si basa sul concetto che il simile cura il simile. In buona sostanza si utilizza la stessa causa della malattia per curarla, al contrario di ciò che fa la medicina allopatica, ma in questo caso anche i prodotti erboristici, che curano i sintomi e non la causa. I farmaci omeopatici si ottengono quindi mediante la diluizione del principio attivo, più una sostanza è diluita, più è alto il suo potere curativo.
I farmaci omeopatici non vengono prescritti a tutti per il medesimo disturbo, per intenderci, se due persone soffrono del medesimo disturbo, non è detto che a entrambi venga prescritto lo steso rimedio poiché l’omeopatia si basa su un’attenta analisi delle peculiarità caratteriali, fisiche e psicologiche di ciascun individuo. Pur essendo annoverati tra i farmaci, i prodotti omeopatici raramente possono causare effetti collaterali.
Dunque le differenze sostanziali tra i due prodotti sono che quelli omeopatici sono essenzialmente ricavati da elementi animali, vegetali e minerali, sono pensati per curare la causa e non i sintomi, sono farmaci, generalmente non hanno effetti collaterali. I prodotti erboristici sono ottenuti tramite estrazione dei principi attivi delle piante, curano i sintomi, non la causa, e possono avere effetti collaterali in casi particolari, quindi, pur non essendo farmaci devono essere assunti con cognizione e buonsenso.